19 Nov 2009

Attività svolte nel 2009

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  • Firenze, 18 gennaio si e’ svolto il Consiglio Direttivo del CNDI. Nel contesto del dibattito italiano che ha toccato numerose questioni rilevanti per la condizione femminile, il CNDI ha elaborato due MOZIONI (allegate):
    1. una sulla situazione in Medio Oriente e  la guerra nella Striscia di Gaza
    2. una sulla violenza nei confronti delle donne
MOZIONE 1Il C.N.D.I. – CONSIGLIO NAZIONALE DONNE ITALIANE, riunito in Consiglio Direttivo a Firenze il 18 gennaio  2009, ha approvato all’unanimita’ la seguente mozione

Il CNDI – Consiglio Nazionale delle Donne Italiane – esprime profondo dolore per il riattivarsi delle ostilita’ e per le violenze che si sono verificate lungo i confini della Striscia di Gaza e nel sud d’Israele e si augura che l’attuale fase di tregua possa essere la premessa per la soluzione del conflitto.
In ogni caso, questo ennesimo ricorso alle armi, in deroga agli accordi e in contrasto con le iniziative di pace gia’ avviate negli anni, ha riproposto ancora una volta il dramma umano dell’area del Medio Oriente le cui popolazioni sono private del presente per la drammatica precarieta’ delle condizioni materiali di vita ed e’ loro negata una prospettiva di futuro. Il CNDI si appella

  • al governo italiano perche’ si faccia interprete della richiesta di soluzioni pacifiche e di proposte politiche costruttive per la soluzione dei conflitti
  • agli organismi internazionali perche’ svolgano un efficace ruolo di composizione e di proposta politica rispettosa dei diritti umani
  • alle donne e agli uomini israeliani e palestinesi impegnati affinche’ la pace e il rispetto del diritto internazionale subentrino alla violenza e alla feroce irrazionalita’ delle armi

Prima o poi vivremo insieme”ha detto lo scrittore Abraham Yehoshua: la pace va coltivata e preparata, non dilaniata e negata con le complicita’ internazionali

MOZIONE 2Il C.N.D.I. – CONSIGLIO NAZIONALE DONNE ITALIANE, riunito in Consiglio Direttivo a Firenze il 18 gennaio  2009, ha approvato all’unanimita’ la seguente mozione

Il CNDI – Consiglio Nazionale Donne Italiane – esprime una forte preoccupazione per il ripetersi di episodi drammatici di  aggressioni e stupri di gruppo che ripropone la piaga ancora irrisolta – ma non per questo ineliminabile – della violenza contro le donne. Forti della prospettiva che ci viene da un impegno associativo ultracentenario volto a realizzare una societa’ paritaria che veda le donne presenti a tutti  i livelli della vita pubblica, nei contesti lavorativi, politici e sociali, nell’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva, sottolineiamo con forza come la pregiudiziale essenziale perche’ cio’ possa realizzarsi e’ nel cambiamento dell’immaginario collettivo e nel  radicamento del rispetto per la dignità delle donne, tutte le donne, senza equivoci  relativi all’eta’, alla bellezza, all’aspetto fisico o alle tutele e  protezioni di cui esse possono godere. Le pratiche dei maltrattamenti fisici e psicologici, delle intimidazioni, sono inaccettabili nei confronti di tutte le donne, in tutte le circostanze, come nei confronti di qualsiasi essere umano. Riteniamo che sia necessario un impegno di vasta portata contro gli ostacoli culturali e sociali in un impegno che si colloca su una pluralita’ di fronti. In particolare e’ necessario:

  • accelerare l’approvazione del disegno di legge sullo stalking per consentire la protezione delle donne, e comunque dei soggetti piu’ esposti, da forme subdole di violenza che troppo spesso sfociano in atti ben piu’ gravi se non accertate e punite tempestivamente
  • fornire sostegno alle misure antiviolenza e risorse ai centri che danno assistenza alle donne che hanno subito violenze e attuare politiche di sostegno per quante si trovano in condizioni di difficolta’ che possono portare a situazioni critiche, garantire loro supporto materiale e psicologico
  • lottare contro il degrado urbano e ambientale che favorisce comportamenti a loro volta degradati e degradanti
  • alimentare una cultura del rispetto della persona e della sua dignita’ che parta dalla scuola ed abbia il supporto della comunicazione sociale
  • lanciare una campagna informativa e di sensibilizzazione che sottoponga a critica l’ancestrale tendenza maschile a stabilire rapporti di forza basati sulla violenza e sulla sopraffazione e farne argomento di riflessione perche’ sia sentito come un crimine ogni forma di violenza contro le persone e cambi la cultura diffusa, poiche’ il problema non riguarda solo le donne: la capacita’ di reagire e mettere al bando questi comportamenti e’ un indice del grado di civilta’ e della qualita’ etica di una comunita’ (o societa’)
  • rifiutare sia la strumentalizzazione politica che riconduce la violenza contro le donne a una generale questione di sicurezza o che la colloca tra i problemi della presenza di stranieri: poco cambia se la violenza avviene tra le pareti domestiche o in strada, in luoghi isolati o tra l’indifferenza e il timore di chi potrebbe intervenire, ad opera di familiari, di sconosciuti o  di stranieri
  • rifiutare sia l’enfasi mediatica sia l’atteggiamento di chi tende a minimizzarla come fenomeno sempre esistito e dunque normale, il cui riacutizzarsi sarebbe solo apparente per la maggiore disponibilita’ delle donne a denunciarlo e la maggiore diffusione dell’informazione.

 

 

  • Roma, 16 marzo durante l’incontro organizzato dall’International Women’s Club of  Rome la presidente del CNDI Gigliola Corduas ha illustrato la situazione del Parlamento Europeo rispetto alla presenza femminile a partire dalle prime elezioni a suffragio universale diretto.

 

  • Milano, 15 maggio Convegno su “5 domande sull’Europa” in cui, attraverso 5 domande, il CNDI ha analizzato alcune delle numerose sollecitazioni relative alle tematiche europeistiche e alle loro ricadute rispetto alle trasformazioni dell’identita’ di genere e alle relazioni tra donne e uomini. Ha introdotto i lavori Giulia Bocchi rappresentante della Commissione Europea a Milano, quindi  Gigliola Corduas, presidente del CNDI ha svolto la prima relazione su “L’Europa per le donne, le donne per l’Europa: perche’ sollecitare la partecipazione femminile alle elezioni europee? ” Brigitte Leguis, segretaria generale del Cecif – Centre Europeen du Conseil International des Femmes- che ha delega di osservatrice permanente al Parlamento europeo per conto dello stesso ha svolto il tema “Cos’e’ cambiato in questi anni nelle scelte della politica europea”@f1 Hanno quindi parlato: Cristiana Muscardini, Deputata europea, Arianna Censi Consigliera della Provincia e Presidente del CPO, Miryam Fuentes, in rappresentanza di Alba Dini Martino Presidente di LEF Italia e Marilisa d’Amico Avvocato e Professore Ordinario di Diritto Costituzionale. Sono seguiti gli interventi di Stefania Bartoccetti, Fondatrice e Presidente di Telefono Donna e di Ardesia Oriani, Consigliera Regionale della Lombardia. Al termine del convegno si e’ deciso di proporre all’Assemblea del CNDI una mozione sull’Europa che e’ stata approvata all’unanimita’

 

LE DONNE PER L’EUROPA – L’EUROPA PER LE DONNE
L’Assemblea del CNDI – Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, – preso atto di quanto emerso dal Convegno “Cinque domande sull’Europa” organizzato dal CNDI a Milano il 16 maggio 2009 – condivisala preoccupazione che possano prevalere lo sconcerto e il senso di delusione verso l’Europa, favoriti sia dai problemi economici e sociali che il nostro Paese sta attraversando sia dai toni che hanno accompagnato il dibattito pubblico prima sulla legge elettorale e poi sui criteri di composizione delle liste elettorali specie per quanto si riferisce alle candidature femminili

  • ricordacome il CNDI abbia sempre mantenuto un forte impegno nei confronti delle istituzioni comunitarie fin dalle prime elezioni del Parlamento Europeo a suffragio universale diretto del 1979: dall’Europa sono sempre venuti segnali di rafforzamento della condizione femminile in tutti i Paesi dell’area comunitaria
  • richiama alla necessita’ di non abbassare la tensione nei confronti delle istituzioni comunitarie in una fase critica in cui sarebbe pericolosa la ricaduta in localismi e la rinuncia alla dimensione sovranazionale ed europea
  • sottolineache le donne continuano ad essere sottorappresentate nelle istituzioni comunitarie come anche ai vertici degli organismi decisionali che pure registrano livelli superiori rispetto alle istituzioni nazionali
  • registrala persistente difficolta’ di contare per le prossime elezioni europee su un numero piu’ elevato di candidature femminili cui corrispondano competenze e percorsi professionali affidabili a fronte di un ricorso alla loro presenza in una logica strumentale e, in molti casi, offensiva per tutte le donne
  • invitaa non rinunciare ad esprimere il proprio voto e ad indicare preferenze consapevoli, dando valore in particolare alle candidature femminili e confermando cosi’ la propria fiducia nei confronti sia del Parlamento Europeo sia di persone che accettano di porre le proprie competenze al suo servizio
  • richiama infine a una visione positiva delle istituzioni comunitarie ricordandone il lungo percorso e le innumerevoli difficolta’ affrontate. E’ più che mai necessario dare alle strutture comunitarie il sostegno di un’opinione pubblica consapevole e attenta perche’ possa affermarsi l’Europa dei cittadini e delle cittadine e non perda vigore l’impegno per l’affermazione dei diritti umani e per la rimozione di ogni forma di discriminazione.

 

  • Roma, 17 marzo si e’ svolto a a cura dell’ADEI, associazione federata al CNDI, un incontro sul tema della violenza contro le donne, ambito in cui le associazioni femminili sono state fortemente impegnate anche a seguito delle vicende di cronaca. Il CNDI ha collaborato attivamente ed e’ intervenuto sull’argomento.

 

  • L’8 maggio:Le donne chiave di volta del futuro” e’ il titolo dell’intervento svolto dalla presidente del CNDI nel corso del seminario “Donne democrazia Europa” organizzato in occasione del 60° anniversario di fondazione del club Soroptimist Roma l’8 maggio alla Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati.

 

  • IL 16 maggio il CNDI ha organizzato, insieme alla LIDU – Lega Italiana Diritti dell’Uomo e all’AMI – Associazione Mazziniana Italiana federata al CNDI, il convegno “Laicita’ Costituzione Istituzioni” svoltosi a Milano. La presidente del CNDI ha portato un contributo sul tema “Le donne e la laicita’ delle istituzioni”.

 

  • Roma, 19 novembre, presso l’Aula Magna della Facolta’  di Teologia Valdese si e’ svolto un incontro organizzato dal Coordinamento Regionale del Lazio del CNDI  in collaborazione con i club romani di  Zonta International, si e’ svolto il  convegno “Matrimoni misti in Italia : i matrimoni tra cristiani e islamici”, a completamento delle precedenti Tavole Rotonde sulle realtà degli immigrati in Italia. Ha aperto l’incontro Fiorella Palazzesi, coordinatrice del CNDI Regione Lazio, seguita da Sonia Albanese, Area Director dello Zonta, e a Gigliola Corduas, Presidente Nazionale del CNDI. Sono seguite le relazioni di: Sabrina Prati, ricercatrice dell’Istat, Darif Aziz, proveniente dal Marocco e che da 19 anni vive in Italia, consigliere comunale aggiunto, Presidente della Consulta degli Immigrati al Comune di Roma ed operatore alla Grande Moschea di Roma;Franco Pittau coordinatore degli Studi socio-statistici della Caritas-Migrantes e Osservatorio Romano per l’Emigrazione, responsabile del Dossier Statistico  della Caritas; Gian Ettore Gassani, Presidente dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani; Mostafa El Ayoubi, caporedattore della rivista “Confronti”; Jamil Awan Ahamede ,originario dell’India, dal 1985 vive a Roma, lavora dal 1987 alla Caritas Diocesana. Laureato in lingue e civiltà orientali, all’Università di Napoli, Presidente del Consorzio internazionale linguistico; Miriam Fuentes, di origini colombiane, da 23 anni in Italia, sindacalista CISL, fondatrice dell’Associazione Nodi, rappresentante della Lobby europea. Sono state proiettate delle diapositive in cui versetti della Bibbia e del Corano si alternavano a immagini di grandi autori, eseguite in periodi diversi attinenti all’argomento descritto, pregevole lavoro fatto da Laura Ferrari.
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